Per gran parte della popolazione, costretta in quarantena a causa della pandemia di COVID-19 in corso, l’unico modo per lavorare, studiare o anche solo svagarsi è tramite il proprio computer o smartphone.
Era quindi prevedibile un rallentamento o blocco delle connessioni ad internet in tutto il mondo, specialmente nei luoghi dove i provvedimenti presi contro l’epidemia sono più severi.
I paesi più colpiti da questo problema risultano essere l’Italia, Germania, Stati Uniti e Spagna.
Nei paesi asiatici si sta invece osservando uno sviluppo inusuale; in Cina, ad esempio, dopo un crollo della qualità delle connessioni osservato a Gennaio esse stanno andando incontro ad un lento ma costante miglioramento.
Thierry Breton. commissario europeo per il mercato interno, ha intimato i servizi di streaming come Netflix e Youtube di prendere provvedimenti, in quanto l’aumentata fruizione di contenuti video online è considerata come uno dei maggiori fattori alla base di questo problema.
Amazon Prime, Apple TV, Twitch e Disney+ figurano tra gli altri servizi che hanno deciso di agire diminuendo momentaneamente la qualità dello streaming.
Anche i fornitori si stanno muovendo.
In Italia, Telecom ha annunciato di essere continuamente al lavoro per riparare e migliorare le proprie infrastrutture, Vodafone ha affermato di aver aumentato la capacità delle proprie connessioni di 50%.
Windtre ha da poco ufficializzato il completamento della rete 4,5G (la più grande per numero di ripetitori) migliorando nettamente la qualità di connessione.
Altri fornitori europei e d’oltreoceano si stanno comportando in maniera analoga.
Tenendo conto di tutti questi provvedimenti, le connessioni dovrebbero riuscire a mantenersi funzionali, anche se a velocità ridotte.
Fonti: nytimes.com
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